VIAREGGIO. “La spending review decisa dallo Stato, che ha raggiunto l’ospedale della Versilia da almeno due mesi, oggi sta creando ancora più problemi per i lavoratori della Dussmann Service, azienda di ristorazione che garantisce pasti ai degenti e all’utenza: siamo al tavolo di trattativa da quando l’azienda ci ha comunicato che stava per eseguire i primi tagli”. Lo riferiscono i sindacalisti Umberto Marchi, Giampiero Guidi e Giovanni Sgró, rispettivamente della Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.

“Abbiamo lavorato su documentazione con l’azienda e i rappresentanti sindacali aziendali per cercare di effettuare tagli mirati e che non siano incisivi da mettere in ginocchio il personale, i degenti e l’utenza, ore e ore di lavoro, assemblee effettuate con il personale Dussmann dalle 21.30, ma sembra che questo non sia bastato.

“Infatti, dopo l’ultimo incontro, abbiamo appreso dai dirigenti aziendali di nuovi problemi, avevamo concordato operazioni per non gravare sulle ore del personale, operazioni mirate per lasciare qualche ora in più di lavoro senza passare da ipotetici licenziamenti, ma evidentemente la direzione sanitaria della Asl 12 non ha gradito, poiché ha imposto alla Dussmann il ripristino delle vecchie condizioni e questo, comporta un’altra tegola sui già pesanti tagli, poiché il ritorno al passato significa il taglio di ore se non addirittura di personale.

“È questo che vogliamo? Un taglio significativo di persone invece che di ore? Ora più che mai c’è il bisogno di capire dalla direzione sanitaria cosa e se deve rimane la cucina e mensa all’ospedale. Abbiamo capito da tempo che questo governo tecnico non fa gli interessi dei dipendenti: deve ripartire l’economia e si deve prevedere una politica di risparmio. Condividiamo, ma l’economia, se continuiamo a tagliare sul personale addirittura rischiando di far licenziare, certo non riparte. I soldi sono già pochi oggi da spendere, figuriamoci domani, e la politica del risparmio non possiamo farla sempre sulle spalle dell’utenza e dei lavoratori.

“Se la Asl 12 intende tagli superiori al 5% previsto dalla spending review lo dica chiaramente, non ci trova d’accordo, ma almeno sappiamo di cosa si parla, il personale è in fermento, è stato aperto una tavolo regionale con l’assessore alla sanità, vogliamo capire bene e vederci chiaro, notiamo solo che i tagli sono rivolti sempre ai più deboli e degenti e utenza sembra stiano iniziando a risentire dei problemi.

“L’unica cosa che ci è chiara in questo momento è che siamo in una fase di stallo, il lavoro fatto non pensiamo sia stata una perdita di tempo, anzi, ma quanto appreso nell’ultimo incontro deve farci riflettere e rivedere tutti i nostri piani.”

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